Sulla provinciale numero 11 attraversiamo la steppa patagonica, kilometri e km di nulla, di terra arsa, terra di confine, terra di dove finisce la terra. Il 4x4 procede lento, che da queste parti il viggio è esso stesso la meta. Intorno è solo silenzio, vento del Pacifico e volo dei condor, che disegnano traiettorie incerte... Continue Reading →

I Balcani sono una delle poche regioni d’Europa ancora selvatiche, inesplorate, aspre, non omologate alla cultura ‘occidentale’. Dove è ancora possibile essere i soli stranieri a zonzo nei piccoli centri, dove oltre alle grandi catene sopravvivono piccole botteghe che vendono di tutto, insieme, dalle scarpe ai detersivi, all’elettronica rudimentale. Dove la storia ha lasciato degli... Continue Reading →

Da quando amo te, amo di più il mondo. Amo le storie, le strade, sconfinate, sterrate, di provincia, polverose, in cui ci siamo persi, gli itinerari in Google maps puntualmente sbugiardati, i tetris nelle valigie, i buchi di culo di pianeta in cui talvolta siamo finiti, continuando a chiederci che caxxo ci facevamo lì. Certi... Continue Reading →

Camminare sulle collinette di Choeung Ek è camminare sulla storia dei vinti, un diario degli orrori lungo almeno 40 anni. Nel 1975, quando i khmer rossi conquistarono la capitale, in questo campo di sterminio vennero deportati 17mila cambogiani, e a varcare i cancelli d uscita non fu nessuno. Il comunismo qui ha fatto razzie, demolendo... Continue Reading →

I viaggi cominciano molto prima degli autobus, degli aerei, degli elicotteri, delle navi, dei piedi. I viaggi cominciano dentro la testa. È lì che ci si deve spostare, altrimenti, niente si muove. Io ero partita da lì, da quell’immagine di Asia sognata sui cataloghi, immaginata dalle foto di un Buddha a volte benevolo, altre beffardo,... Continue Reading →

Su questa terrazza nel cuore della favela Rocinha, la più grande baraccopoli di Rio, mi sono fermata e ho pianto. Ho pianto lacrime di stupore e rabbia, su questa umanità sgraziata, scellerata, eppure così vera. Duecento cinquantamila anime, il trenta percento della popolazione brasiliana, vivono ammassate qui, in rifugi di mattoni, lamiere, pietre, materiali di... Continue Reading →